Quando la pubblicità diventa arte. Federico Seneca “ Segno e forma nella pubblicità”


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una sala della mostra Federico Seneca a Treviso ,Museo Nazionale Collezione Salce, foto di Daniela Paties Montagner

«Federico Seneca è stato uno dei grandi maestri della grafica pubblicitaria non solo italiana ma europea. Nato a Fano, studia disegno al Regio Istituto di Belle Arti di Urbino fino al 1911, inizia ad insegnare alle Scuole Normali di Fano e a lavorare come cartellonista. Durante la prima guerra mondiale viene arruolato negli alpini e successivamente diventa pilota, volando anche sugli idrovolanti. In questo periodo incontra e conosce Gabriele D’Annunzio, oltre che [..] Baracca, De Pinedo, Fontana. All’inizio degli anni Venti del Novecento Seneca inizia la sua grande, proficua e duratura collaborazione con l’azienda Perugina, di cui diventa responsabile dell’ufficio pubblicità per dodici anni [.].. Il 1929 segna il conferimento a Federico Seneca del primo premio della Mostra Internazionale del Manifesto, a Monaco di Baviera. Il rapporto del grafico con la Perugina si interrompe nel 1933 e segna il suo spostamento da Perugia a Milano [..]. In questi anni Seneca raggiunge il culmine della sua carriera, lavorando per i più importanti nomi delle aziende italiane :Rayon, Cinzano, Talmone, Stipel, […]. BBB di Monza, l’Agip, ENI, Cinzano e Ramazzotti», così Bernardino Seneca ricorda il padre, nel suo libro “l’artista e l’uomo.   Federico Seneca, classe 1891, un grande genio che ha saputo coniugare la sua passione per la grafica pubblicitaria con realizzazioni che sono veri e propri capolavori . Come dichiarato da Francesco Milesi, curatore del catalogo sulla mostra Federico Seneca -realizzata a Fano nel 1998: « I manifesti di Federico Seneca, come pagine di storia, hanno descritto l’economia italiana e il suo percorso dalla fine della prima guerra mondiale alla seconda e al successivo risanamento economico, scandendo i progressi della nostra industria e pubblicizzando le novità sul mercato di una società modesta, non ancora convertita ad un consumismo di massa».
Nel 1911 , subito dopo la fine degli studi, crea per la stazione di Fano il suo primo manifesto, raffigurante due giovani bagnanti su una spiaggia, che riprenderà successivamente nel 1924 con un soggetto unico raffigurante una donna che con passo energico si dirige verso la spiaggia ,mettendo in evidenza l’energia del movimento. Sensibile alle forme d’arte d’avanguardia ed alla nascita del manifesto pubblicitario, inventato nella seconda metà dell’800 in Francia e diffusosi poi anche nel resto d’Europa, ed anche in Italia trova un utilizzo in qualità di mezzo promozionale delle bellezze artistiche e dei monumenti, per poi diventare l’emblema di campagne pubblicitarie di aziende alimentari quali la Perugina, Buitoni e Campari e non solo.  Il 18 maggio del 1924, in occasione della “Coppa della Perugina”– vinta da Materassi alla guida di una Itala 51 Special, Seneca realizza un manifesto con immagini aerodinamiche; al quale ne seguiranno altri per le edizioni successive di questa prestigiosa gara automobilistica negli anni 1925, ’26 e ’27. I manifesti della prima e seconda edizione della Coppa Perugina vinta da Brilli Peri a bordo di una Ballot, ebbero però una valenza particolare , in quanto, grazie alla loro impronta e spirito decisamente futurista, evidentemente influenzate dall’esperienza di Seneca in qualità di pilota d’aereo, suscitarono l’attenzione ed ammirazione da parte di Filippo Tommaso Marinetti, autore del celebre “Manifesto futurista”, pubblicato su Le Figaro di Parigi il 20 febbraio del 1909 e nel quale esaltava la velocità e l’automobile. Siamo in pieno periodo futurista, e Seneca ne sente l’influenza che trasmette nei suoi manifesti. Nel 1928 partecipa all’esposizione internazionale del manifesto“ Die Internazionale Pelzfach-Austellung” a Monaco di Baviera,dove sono presenti grafici provenienti da tutto il mondo, e nel 1929 alcuni suoi manifesti con figure stilizzate a matrice futurista e astratta realizzati per i Cioccolatini Perugina , verranno pubblicati sulla rivista mensile .Gebrauchgraphik-International Advertising Art. E’ pero’ nel 1951-52 col manifesto Cinzano-Soda che Seneca raggiunge la massima sintesi minimalista, grazie alla realizzazione di : una grande C di Cinzano ed un ovale per la ( O) in associazione ad un bicchiere ed una bottiglietta, a rappresentare “l’aperitivo dissetante gradevolmente amaro”.
In questo periodo, sino al 2 settembre 2018, il nuovo Museo Nazionale della Collezione Salce di Treviso, rende omaggio a Federico Seneca “ Il papà dei Baci Perugina”. con un’esposizione monografica, che illustra il percorso creativo del grande creativo. Un’esposizione realizzata grazie alla curatela dei direttori del Museo Nazionale Collezione Salce – Marta Mazza e del m.a.x. Museo di Chiasso -Nicoletta Ossanna Cavadini.
Come dichiarato da Marta MazzaQuesta rassegna il perfetto medio proporzionale tra il secondo ed il terzo appuntamento del nostro progetto: focalizza infatti alcune delle campagne comunicative più importanti e celebri ideate tra gli anni Venti e Trenta e introduce, con alcune straordinarie creazioni dei primissimi anni Cinquanta, gli anni del boom economico. Per la Collezione Salce, la mostra su Seneca sottolinea anche la vocazione del nuovo Museo Nazionale ad essere protagonista e punto di riferimento nella progettazione culturale di eventi e ricerche a livello nazionale ed internazionale. Ben 40 dei pezzi esposti in questa magnifica mostra  appartengono alla nostra Collezione. E non può che farci piacere ospitare questa monografica arricchita anche da non meno importanti opere di provenienza diversa. Unite a creare un percorso di visita davvero completo. E’ infatti attraverso gli splendidi manifesti, ma anche attraverso bozzetti disegnati e scultorei di proprietà privata, totalmente inediti fino a questa mostra, che si rende omaggio al grande direttore artistico della Perugina e della Buitoni, al geniale creatore delle immagini per il Bacio di cioccolato, per la pastina glutinata e ancora, per altre prestigiose committenze come Modiano, Ramazzotti, Cinzano, Talmone, Chlorodont, Lane BBB, Agipgas, di indimenticabili personaggi dalla valenza plastica e teatrale, perfetto preludio alle invenzioni della pubblicità animata per la televisione».
Per l’occasione Silvana editoriale ha realizzato  un catalogo corredato da un ricco apparato iconografico, oltre che da saggi delle curatrici dei due Musei, anche interventi di Dario Cimorelli, Renato Covino, Luigi Sansone. A completare l’esposizione, un video realizzato da Ultrafragola, con interviste alle curatrici della mostra e a Bernardino Seneca, figlio dell’artista .

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