#Selfati


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Better Botero than botox2 Fernando Botero Lying Woman, 2006 Galleria Tega – Milano (2015)

Al Castello di Gallipoli (Le), fino a domenica 11 novembre, è ospitata una curiosa mostra dedicata interamente al selfie con un omaggio di Michelangelo Pistoletto: la “Venere degli stracci”.
La mostra inaugura la quarta stagione di grandi mostre prodotte dall’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie, con la direzione generale di Luigi Orione Amato e la direzione artistica di Raffaela Zizzari; essa è realizzata in collaborazione con Università del Salento e con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Gallipoli e La Sapienza di Roma.

Questa mostra vuole raccontare il fenomeno selfie non solo come gesto quotidiano ma soprattutto come elemento in grado di raccontare se stessi, una nuova modalità espressiva della “cultura popolare”. Che sia sintomo di personalità narcisistica o puro e semplice divertimento, è innegabile che esso sia ormai diffuso in tutto il mondo come gesto quotidiano, diretto, alla portata di tutti. L’allestimento propone sorprendenti opere site specific come la mirror tower, la stravagante optical room curata e interpretata da Francesco Ferreri aka Chekos’art, muralista e street artist, “Salento style” con Mariano Light, fino all’exibit dove ogni visitatore diventa autore di un’opera collettiva partecipandovi e vivendola. Non mancano le “sedute d’autore” di Fabio Novembre per Driade con le iconiche Nemo. La mostra culmina nella sala ennagonale in cui sono esposti per la prima volta i “SelfieAdArte” della giornalista e art influencer Clelia Patella, una rilettura pop delle differenti percezioni che ognuno di noi avverte di fronte ad un’opera d’arte, interagendo e permettendo un “user friendly” della stessa. Al centro della sala c’è, invece, la “Venere degli stracci”.
Si tratta di un’esperienza immersiva attraverso linguaggi e poetiche molteplici che rendono, ancora una volta, Gallipoli un appuntamento imperdibile per i “viaggiatori” alla ricerca di una bellezza visiva, percettiva, etica, educativa e funzionale.

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