Luciano Regoli e la Scuola dell’Elba


Stampa

Marco De Sio, Venerdì, olio su tela, 2015, cm 90×120

A Pienza (Siena), Palazzo Salomone Piccolomini, da domani fino al 24 giugno prossimo, ospita la mostra “Luciano Regoli e la Scuola dell’Elba”, artista che ha fatto del contrasto all’asserita “Morte della Pittura Figurativa” la sua missione. Accanto alle sue opere c’è anche la presenza di una selezione di opere dei suoi allievi appartenenti alla Scuola dell’Elba, da lui fondata.

A promuovere l’evento, nell’ambito del progetto “La Forma della Bellezza”, è l’Associazione Culturale “Biagiotti per l’Arte”, che ha sede nello stesso Palazzo, mentre la realizzazione è a cura di Sara Mammana e Roggero Roggeri.

Nelle opere di Luciano Regoli (Terni, 1949) e dei suoi allievi si riscontra la ricerca della perfezione formale e compositiva, in una pittura fatta di mestiere sopraffino, di dominio della Grande Arte di antica tradizione. Una pittura dove tecnica e sentimento si coniugano alla perfezione.
I soggetti privilegiati sono ritratti, scene di tradizione religiosa, quadri di figura, nature morte, paesaggi; quei generi che sono stati repertorio straordinario della grande arte classica, ma sempre opere originali, assolutamente contemporanee, fresche, innovative, create con quell’“ingegno” che sarebbe stato richiesto ad un grande Maestro nella Firenze del Rinascimento o nella Venezia di Tiziano.

Il modus operandi di Regoli e della sua scuola si inserisce perfettamente nel progetto “La Forma della Bellezza”, allo scopo di sostenere e valorizzare coloro che, soggetti pubblici o privati, nel campo delle arti figurative, si prodigano per insegnare ai propri giovani allievi le tecniche e i segreti che hanno fatto dell’Italia la più grande fucina di talenti artistici al mondo.
L’Associazione, voluta dalla famiglia Biagiotti, che da più generazioni si occupa, con grande successo, di alto artigianato, ha come idea fondante l’assoluta necessità di evitare che il nostro genio in campo artigianale e artistico, per il quale siamo universalmente conosciuti e apprezzati, vada irrimediabilmente perduto.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *