Impressionismo e Avanguardie. Capolavori del Philadelphia Museum of Art


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Edgar Degas

Dall’8 marzo al 2 settembre, il Comune di Milano, Cultura, Palazzo Reale in collaborazione con MondoMostre Skira, organizza, produce e ospita nella propria sede la mostra “Impressionismo e Avanguardie. Capolavori del Philadelphia Museum of Art” con opere provenienti dalla sua stessa collezione curandone anche la realizzazione.

Le collezioni d’arte moderna e impressionista del Philadelphia Museum of Art sono importanti nel panorama della storia dell’arte e le opere appartenenti al periodo presentato in mostra, viste nel loro contesto storico e secondo i critici dell’epoca, sono davvero provocatorie e sperimentali; sono opere di Pierre-Auguste Renoir, Claude Monet, Paul Cézanne, Henri Matisse, Pablo Picasso e Paul Klee, che hanno cambiato il modo di intendere l’arte e anche il collezionismo.

I collezionisti americani ebbero un grande fiuto nell’acquistare, tra fine Ottocento e inizi Novecento, le opere di quei Maestri che rivoluzionarono la storia dell’arte e che in Europa vennero “messi all’indice” perché incompresi. Ci vollero anni perché i Manet, Monet, Renoir, Degas, Van Gogh, Gauguin, Cézanne, per non parlare degli Avanguardisti di inizio Novecento, venissero apprezzati in Occidente, mentre nel frattempo, negli Stati Uniti collezioni private e musei si arricchivano di capolavori. Così come il Philadelphia Museum o of Arts. Fondato nel 1876, in occasione dell’Esposizione Universale che celebrava il primo centenario della Dichiarazione di Indipendenza, il Philadelphia Museum possiede una collezione ricchissima di opere di tutti i secoli e di diverse civiltà, ma la cui sezione più amata, che è vero vanto del Museo, è proprio quella che spazia tra Impressionismo, Postimpressionismo, Cubismo, Fauve e Surrealismo. Cinquanta di queste opere saranno esposte a Milano permettendoci di fare un viaggio nel momento d’oro dell’arte moderna, di confrontare dipinti che rappresentano un consistente pezzo della storia dell’arte degli ultimi due secoli, di ammirare Maestri tra i più amati dal pubblico.

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