APA/RT. Un viaggio nell’arte


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Silvio Vigliaturo, Equilibrio, vetro e acciaio

Presso la Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, sede prestigiosa e particolarmente nota agli amanti dell’arte e dell’antiquariato, dal 25 al 29 ottobre prossimi si tiene l’evento “APA/RT – Un viaggio nell’arte”. Ed è nello spirito di offrire al pubblico una qualificata vetrina, riunendo talune delle gallerie associate ed operatori con peculiari specializzazioni provenienti da altre regioni italiane e paesi esteri, che l’Associazione Piemontese Antiquari, APA/RT, appunto, dopo le biennali di Stupinigi e Venaria che ebbero risonanza internazionale, propone in questa sede l’edizione 2017 della manifestazione.

Inoltre, affinché la manifestazione mantenga un alto livello, la partecipazione è prevista solo su invito e le opere esposte sono state visionate dalla commissione esperti della Federazione Italiana Mercanti d’Arte.
In questa prospettiva sono collocate al suo interno opere d’arte contemporanea realizzate da un artista affermato ospite della mostra.
Inoltre, per venerdì 27 prossimo, alle ore 18 nella stessa sede, è previsto un incontro con l’artista del vetro Silvio Vigliaturo, condotto da Anselmo Villata, mentre sabato 28 ci sarà un incontro con Philippe Daverio.
Attualmente, Silvio Vigliaturo è presente con una sua opera importante alla mostra collettiva “La leggerezza della scultura”, aperta fino al 17 dicembre prossimo, al Parco dell’Arte di Cerrina (AL), mostra curata da Anselmo Villata, Presidente dell’I.N.A.C., Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, che a proposito dell’opera esposta scrive: “Silvio Vigliaturo grazie alla sua continua ricerca estetica raggiunge armonie compositive che sono frutto di equilibri delicati e così anche l’opera “Equilibrista”, quasi a voler giocare con il termine, è segno del dialogo tra il vetro e l’acciaio, tra le intensità cromatiche e la materia priva di pigmenti, tra la trasparenza e la pienezza che si intrecciano e si fondono attraverso i movimenti degli elementi che, grazie ai cuscinetti che consentono oscillazioni che rendono l’opera attiva e dinamica, contrariamente alla staticità attesa da una scultura.”

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