Merano Arte | Kunst Meran


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Gianni Pettena, Human Wall

Fino al 24 settembre prossimo, Merano Arte di Merano (BZ) ospita due personali dedicate rispettivamente alla ricerca di Helen Mirra (Rochester, New York, 1970) e Gianni Pettena (Bolzano, 1940), con le mostre: “Helen Mirra. Camminare, tessere”, realizzata con il patronato del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano, e “Gianni Pettena. Architetture naturali”.

Entrambe sono curate da Christiane Rekade, direttrice artistica di Merano Arte, e presentano le opere di due autori che, pur ricorrendo a differenti pratiche artistiche e appartenendo a generazioni diverse, pongono al centro della loro ricerca il confronto continuo con il paesaggio e il rapporto con la Natura, infatti esse creano un collegamento tra i paesaggi dell’Alto Adige e degli Stati Uniti, territori sperimentati dai due artisti, che hanno esercitato una forte influenza sul loro lavoro.

La pratica artistica di Helen Mirra si fonda prevalentemente su passeggiate o gite a piedi, che possono durare anche alcune settimane. Le esperienze e impressioni, così come i reperti raccolti nel corso delle sue peregrinazioni, vengono trasformati da Mirra in opere, che prendono la forma di oggetti minimalistici e sculture, fotografie, frammenti di testo, tessiture.

Merano Arte ha invitato Helen Mirra a trascorrere un mese a Merano e a sviluppare un progetto appositamente ideato per la mostra, in occasione della quale sarà presentato un nuovo nucleo di opere, frutto di questa ricerca, accanto a lavori preesistenti. Il progetto espositivo di Mirra per Merano Arte inizia con un’escursione della durata di alcuni giorni con partenza da Amsterdam.

Dalla capitale olandese, Helen Mirra coprirà il tragitto fino a Merano a piedi o in treno. Il viaggio di Helen Mirra verso Merano è documentato attraverso il lavoro Variable, Variation, esposto in mostra. A Merano, poi, Mirra ha compiuto delle escursioni sul territorio.

Una sezione della rassegna riguarda la nuova serie di tessiture realizzate in occasione dell’evento che, per i materiali utilizzati (lana di produzione locale, filato di canapa, ecc.), e gli aspetti formali e cromatici, è strettamente legata al territorio di produzione. Accanto a quelle “meranesi”, sono esposte altre tessiture provenienti dal nord della California.

Infine, all’interno del percorso è presentata la collezione Standard Incomparable (2016/2017), una raccolta di tessuti prodotti in tutto il mondo da persone diverse, secondo i parametri stabiliti dall’artista.

Negli anni Settanta Gianni Pettena è uno dei fondatori e tra i membri più rappresentativi del movimento architettura radicale. La sua pratica artistica si colloca tra l’arte concettuale e la Land Art. Pettena sviluppa le proprie opere (installazioni, fotografie, disegni e progetti) osservando la Natura e il paesaggio, secondo una prassi attraverso la quale egli scandaglia e spesso dissolve, i confini tra Arte e Architettura.

Sebbene Pettena non abiti in Sudtirolo fin dalla giovinezza, il paesaggio locale riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle sue creazioni e concezioni in campo. In questa mostra a Merano Arte l’artista si occupa di questo rapporto e del costante confronto che caratterizza il suo legame con il paesaggio della sua terra e qui è presentata una selezione di fotografie, disegni e installazioni incentrati su questo tema, tra i quali alcuni lavori che approfondiscono il retroscena storico-intellettuale dell’Alto Adige e del suo paesaggio. In occasione della mostra, Pettena ha, inoltre, realizzato una installazione site-specific per Merano Arte.

La convinzione di Gianni Pettena che l’Architettura in Natura e quella del corpo umano siano interdipendenti, è alla base di quasi tutti i suoi lavori. La serie fotografica About non-conscious architecture (1972/73) è uno dei lavori fondanti della sua ricerca che, sviluppato negli Stati Uniti nel corso degli anni, amplia il suo modo di guardare al paesaggio americano, tessendo un dialogo tra i due scenari (culturali) più significativi.

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