Magister Giotto


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Giotto, L’incontro tra Gioacchino e Anna alla Porta d’Oro (particolare), Padova, Cappella degli Scrovegni

Fino al 5 novembre prossimo, alla Scuola Grande della Misericordia di Venezia, è possibile visitare la grande mostra multimediale “Magister Giotto”, realizzata in occasione delle Celebrazioni dei 750 anni dalla nascita Giotto (Colle di Vespignano 1267 – Firenze 1337). Si tratta della prima delle tre esposizioni che compongono la trilogia “Magister”, annualmente dedicate a grandi Maestri dell’arte italiana, ossia: Giotto (tardo Medioevo), Canova (Neoclassico, estate 2018), Raffaello (Rinascimento, estate 2019) e presentate negli spazi della monumentale Scuola Grande della Misericordia di Venezia. Questo progetto è prodotto da Cose Belle d’Italia Media Entertainment per promuovere il pensiero e l’arte italiana a livello internazionale dove la cultura sia intesa come forma di intrattenimento con valore universale.

Ogni mostra prevede la collaborazione di puntuali Comitati Scientifici costituiti dai principali studiosi di ogni artista per coniugare in maniera originale e innovativa ricerca artistica e tecnologia multimediale con le ulteriori collaborazioni di autori della cultura italiana come musicisti, scrittori, attori, scenografi per creare percorsi culturali unici e contemporanei.

In questo appuntamento, la direzione artistica è di Luca Mazzieri, autore e regista e la direzione esecutiva è di Alessandra Costantini, architetto e progettista, mentre la cura è affidata ad Alessandro Tomei, professore ordinario di storia dell’arte medievale presso l’Università “G. D’Annunzio”, Chieti-Pescara e a Giuliano Pisani, filologo classico e storico dell’arte membro del Comitato dei Garanti per la Cultura Classica del MIUR.
Il Comitato Scientifico è formato da Cesare Barbieri, professore emerito di astronomia presso l’Università di Padova e Stefania Paone, professore aggregato di storia dell’arte medievale presso l’Università della Calabria a Cosenza e si avvale della consulenza scientifica di Serena Romano Gosetti di Sturmeck, professore ordinario di storia dell’arte medievale presso l’Università di Losanna.
Il percorso espositivo ha una durata di circa 45 minuti e si snoda tra il piano terra e il primo piano, nei quali il visitatore, è accompagnato dalla voce dal celebre attore Luca Zingaretti per la narrazione dei testi, e dalla drammaturgia musicale originale del noto compositore contemporaneo Paolo Fresu, entrambi i contenuti diffusi in una cuffia professionale a padiglioni auricolari di sofisticato design.

La produzione artistica di Giotto è narrata attraverso un percorso verbale-visivo-musicale nel quale il pubblico può comprendere la rivoluzione compiuta dalla sua opera nel tardo Medioevo, che ha rinnovato l’arte occidentale aprendo la strada al Rinascimento verso l’età moderna. Il visitatore è accolto nell’immensa navata d’ingresso dall’imponente Croce del Presepe Greccio, ricostruita, su ispirazione di quella dell’affresco e prosegue al primo piano nella sequenza di sette ambienti di grande impatto percettivo realizzati con una speciale architettura tessile.
Le storie francescane di Assisi, la Cappella degli Scrovegni di Padova, i maestosi Crocifissi e le altre opere del Maestro realizzate a Firenze sono alla base dell’impianto narrativo del piano primo, che si conclude con la Missione Giotto nel 1986, realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea, che per la prima volta nella storia intercettò la Cometa di Halley, dipinta nell’Adorazione dei Magi della Cappella degli Scrovegni a Padova.
Uno degli obiettivi della mostra è quello di consentire al pubblico, di età e provenienza diverse, di compiere un percorso culturale e artistico di alto profilo nel quale allestimento, conoscenza, spettacolo si fondono per creare un’unica esperienza di coinvolgimento empatico e partecipazione individuale.
La mostra è corredata dal catalogo FMR e dal volume di pregio in tiratura limitata pubblicato da UTET Grandi Opere.

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