Da Poussin a Cézanne. Capolavori del disegno francese dalla collezione Prat


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© Louis Léopold Boilly – Ritratti di sedici uomini – Matita nera e rialzi di bianco su carta beige (originariamente azzurra), 57,5×45,5 cm Parigi, collezione Prat

Dal 18 marzo al 4 giugno, al Museo Correr di Venezia è esposto un eccezionale nucleo di 110 raffinatissimi disegni provenienti da una della più importanti raccolte private francesi, la collezione di Louis-Antoine e Véronique Prat, che riunisce tutti i grandi maestri dal XVII al XIX secolo, da Poussin e Callot a Seurat e Cézanne.

La mostra, curata da Pierre Rosenberg, è articolata in otto sezioni tematiche che raccolgono raffinatissimi fogli realizzati con le più diverse tecniche: a matita, a china, ad acquarello e altro.
Si parte con la sezione “I francesi in Italia”, che testimonia l’attrazione degli artisti francesi nei confronti della penisola italica, in particolare per Roma, per tutto il XVII secolo. Si prosegue con le sezioni che parlano di “Centro e periferia nel Secolo d’oro”, di “Classicismo” e “Neoclassicismo”, di “Watteau e la rocaille”, continuando con i “Romantici, paesaggisti e disegnatori letterari”, in cui si incontra Delacroix, che si considerava “un pittore letterario”, in cui si ammirano i disegni di artisti come Daumier o Bresdin, così come quelli di scrittori-disegnatori prolifici (Victor Hugo) o rarissimi (Baudelaire), mentre Corot, e un po’ più tardi Millet e Rousseau, brillano come paesaggisti. Si termina con la sezione “Modernità”. Questo ultimo capitolo evidenzia come la modernità grafica che prepara le conquiste plastiche del XX secolo non deve essere cercata nell’impressionismo puro, i cui maggiori esponenti (Monet, Sisley, Pissarro) non furono disegnatori geniali. Piuttosto è il frutto del lavoro di un Manet o di un Degas, che, all’inizio della loro carriera di artisti, fecero tuttavia riferimento nei loro disegni ai grandi maestri italiani del Rinascimento e alle loro figure ideali. Con Toulouse-Lautrec, come con Seurat e Cézanne, l’atto grafico si afferma infine come conquistatore, di una potenza incomparabile.

La mostra, nata dalla collaborazione con la Fondation Bemberg di Tolosa, con il supporto di Alliance Française-Venezia, è accompagnata da un catalogo edito da Magonza (Arezzo, 2017), a cura di Pierre Rosenberg, con interventi di Gabriella Belli, Philippe Cros, Louis-Antoine Prat e Pierre Rosenberg.
Dopo il Museo Correr di Venezia, l’esposizione approderà alla Fondation Bemberg di Tolosa.

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