Le incisioni del Premio Carnello


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Dorico Fernando, Senza titolo, xilografia, 2016

Al Castello di San Michele di Cagliari, fino al 26 febbraio 2017, è esposta una selezione delle opere di tredici edizioni del Premio Carnello al centro di una mostra per il Festival F.I.P International (Festival International Print), nell’ambito della programmazione di ricerca  e della rete culturale di Casa Falconieri.

Protagoniste dell’esposizione, inserita nel prestigioso contesto del Festival Internazionale di Incisione, un progetto di casa Falconieri che si svolge tra la Spagna (Bilbao) e la Sardegna (Cagliari) sono 40 fogli incisi relativi ad artisti nazionali e internazionali. Il premio, promosso dall’Officina della Cultura, si svolge in un territorio che nell’‘800 ha visto importanti cartiere realizzare un processo industriale particolare per la fabbricazione della carta con sistemi all’avanguardia per le ideazioni tecnologiche.

Le opere in mostra sono degli artisti: Carini, Tassinari (2005), Molena, Habisiak (2006), Yun Jung Seo, Di Tommaso, Filarska, Geronazzo (2007), Todaro, Carella, Possevini, Florio, Berretta (2008), S. Luciano, E. Bassu, Vairo (2009), Sperindio, Podgornyk, Zasada (2010), Christova (2011), Bezzoli, Campanile, Carella, Socal (2012), Jiang, Fonsa, Costanzo (2013), Marcin Lach, Gawronski, Vivoda, Kocurek (2014), Yeganehdoost, Canchari (2015), Siupka, Piciacchia, Bastianelli, Luca Bruno, Granziera, Dorico (2016).

Le tredici edizioni del Premio Carnello hanno scritto una storia, coinvolto Paesi di tutto il mondo, premiato artisti dalle poetiche più diverse ma, soprattutto, hanno messo in moto un sistema di valorizzazione di un linguaggio che raccoglie consensi e che dimostra la sua quasi infinita capacità di raccontare rinnovandosi. I fogli incisi presenti nell’esposizione, appartengono a artisti selezionati nelle diverse edizioni e non necessariamente a quelli premiati. L’esposizione traccia quindi un percorso all’interno delle diverse edizioni; parla di un territorio, quello di Carnello, che nel suo passato ha visto operare importanti cartiere e che di questo porta il segno nella memoria e nella storia recente; mostra opere degli artisti selezionati e con queste racconta il sogno e la passione che hanno spinto gli appartenenti all’Officina della Cultura a realizzare con tenacia, anno dopo anno, una seria attività dedicata al mondo dell’incisione. Il significato della mostra va al di là del valore della singola opera, indaga sul lavoro che un Luogo, apparentemente defilato, compie nel tempo, e provoca una riflessione complessiva sull’Arte e sulla grafica originale, la sua funzione sociale e storica e i legami che si creano e si sviluppano con il territorio e quali dinamiche è possibile attivare.

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