SIGNS. Grafica italiana contemporanea


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Guido Scarabottolo, Cose che non vedo

Guido Scarabottolo, Cose che non vedo

Sono 24 i protagonisti del design della comunicazione che, da domani 8 novembre e fino al 20 dicembre, espongono i loro lavori nella mostra “SIGNS”, presso lo spazio BASE di Milano ex Ansaldo, a cura di Francesco Dondina, con l’obiettivo di offrire uno spaccato sullo stato della grafica e del design della comunicazione italiana. La mostra è prodotta da h+ con BASE Milano, in questi spazi da poco restituiti alla città e divenuti nuovo luogo di produzione culturale, sperimentazione e condivisone, mentre si avvale di partnership e collaborazioni con alcune delle principali associazioni di settore e università e scuole, fra cui AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, Politecnico di Milano, CFP Bauer, IUAV Venezia, Università di San Marino.

A raccontare i risultati e gli sviluppi più recenti del graphic design italiano contemporaneo sono tra i più interessanti progettisti italiani, dai nomi più affermati e autorevoli fino a quelli giovani e promettenti, ciascuno con il proprio mondo e la propria storia, diversi tra loro per formazione, età, cultura e linguaggi. Viene, dunque, presentata una selezione di lavori di Alizarina, Stefano Asili, Mauro Bubbico, Ginette Caron, Cristina Chiappini, Gianluigi Colin, Pietro Corraini, Artemio Croatto/Designwork, Studio FM, Michele Galluzzo, Italo Lupi, Gianni Latino, Leftloft, Giuseppe Mastromatteo, Armando Milani, Maurizio Milani, Òbelo, Origoni Steiner, Federico Pepe, Mario Piazza, Massimo Pitis, Luca Pitoni, Guido Scarabottolo, Leonardo Sonnoli.

A Giancarlo Iliprandi, il grande maestro recentemente scomparso, sono dedicati la mostra e un omaggio nel percorso espositivo.

L’immagine coordinata di SIGNS è stata affidata dal curatore a un giovane progettista, Fabrizio Falcone, con l’intento di promuovere il lavoro di nuovi volti della grafica italiana.

Nell’ambito del progetto, la volontà di non limitare la scelta dei contenuti espositivi ad ambiti o a temi specifici permette inoltre di abbracciare tutti i settori progettuali, indagandone le differenti peculiarità e offrendo una panoramica sulle tante sfaccettature del graphic design italiano contemporaneo, dalla corporate identity all’editoria, dall’exhibition design all’advertising e al packaging, fino ad arrivare al web design e all’information design.

Questo progetto espositivo è stato pensato per permettere l’accostamento di linguaggi e materiali diversi in maniera fluida e immediata. A ciascuno dei 24 autori partecipanti è stato destinato un tavolo, pensato per restituire in parte l’idea di atelier e per contenere non solo una selezione dei lavori e progetti più rappresentativi, ma anche, in alcuni casi, disegni preparatori, maquette e prototipi in grado di mostrare al pubblico sia gli artefatti finiti sia l’iter vero e proprio di creazione e di progettazione che rende la grafica un processo di senso e di comunicazione profondo e affascinante. Attraverso questa varietà di materiali (stampe, schizzi, pubblicazioni, manifesti, in parte lavori originali, in parte riprodotti in esclusiva in occasione della mostra) emerge un disegno preciso, che va a configurarsi come una testimonianza attuale e ricchissima dei risultati più rilevanti nel campo della grafica e del design della comunicazione in Italia oggi.

A chiusura della mostra verrà inoltre presentato un progetto speciale che vedrà il coinvolgimento di tutti gli autori nella produzione di un lavoro dedicato a BASE Milano.

SIGNS sarà anche un momento per ascoltare, partecipare, sperimentare attraverso un programma di appuntamenti che ne arricchiranno ulteriormente i contenuti. Fra questi, una serie di workshop
sul graphic design e un ciclo di incontri con i progettisti in mostra, invitati a dialogare sui temi del design della comunicazione.

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