Anima bianca. La neve da De Nittis a Morbelli


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Giuseppe De Nittis, Lezioni di pattinaggio, olio su tela cm 54x73,7

Giuseppe De Nittis, Lezioni di pattinaggio, olio su tela cm 54×73,7

Con 25 opere dei maggiori interpreti dell’Ottocento italiano, da Segantini a Fornara, da Signorini a Boldini, da Inganni ad Induno, alla galleria GAMManzoni di Milano, da domani al 19 febbraio 2017, si indaga su un tema suggestivo come quello della neve e un colore affascinante come il bianco con la mostra “Anima bianca. La neve da De Nittis a Morbelli”, curata da Francesco Luigi Maspes e Enzo Savoia, con un contributo critico di Elisabetta Chiodini.

Il percorso espositivo, suddiviso in sezioni tematiche e analizza diverse tipologie narrative, ricondotte a unità da una ricerca formale che accomuna tutti i diversi artisti. “La neve dal paesaggio rurale alla grande città” si concentra in modo specifico sul tema di un vedutismo che passa, senza soluzione di continuità, dalla Pescarenico sotto la neve di Gerolamo Induno alla Nevicata sui Navigli di Giovanni Segantini; “La neve e il lavoro” si concentra, invece, attraverso le tele di Stefano Bruzzi, Telemaco Signorini, Niccolò Cannici, su una pittura di genere che indugia sulle figure, romantiche e insieme eroiche, di contadine e pastori. Con “Le cattedrali della terra” si torna al paesaggio in senso puro, con le maestose vedute dei ghiacciai di Filippo Carcano e Emilio Longoni. Infine la pagina più sperimentale, raccolta nella sezione “Il simbolo”, dove la neve si presta come occasione per oltrepassare il mero dato naturale e comunicare qualcosa di più intrinseco e profondo, come nello straordinario dipinto di Carlo Fornara L’Aquilone, esposto a Milano per la prima volta dopo oltre un secolo.

Il confronto con lo splendore cromatico del bianco, caratteristico dei paesaggi montani ma anche di molte scene urbane colte en plein air in pieno inverno, impose infatti l’esercizio e la sperimentazione di nuove soluzioni tecniche, determinanti oggi per leggere l’evoluzione stilistica di grandi interpreti del periodo.

La mostra “Anima bianca. La neve da De Nittis a Morbelli” idealmente integra lo scenario apertosi nel 1998 con la rassegna Impressionists in Winter: Effets de Neige, curata negli Stati Uniti da Charles S. Moffett e Eliza Rathbone, seguita nel 2004 con Gli impressionisti e la neve, che a Torino amplia l’orizzonte con un censimento che tocca diverse esperienze analoghe in più paesi europei.

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